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Guida al risparmio di elettricità e gas in cucina

Elettrodomestici, forno, fornelli. Tante cose affamate d'energia, tante cose da tenere d'occhio. LifeGate Energy ti dice come risparmiare.

La cucina è l’ambiente domestico in cui si concentra il maggior numero di elettrodomestici energivori. Ecco come ridurre consumi e bollette, facendo del bene a sé e all’ambiente. 

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La cucina è il focolare domestico, un luogo altamente simbolico per l’equilibrio familiare, sede di incontro e socialità. È anche, generalmente, la stanza a maggior prelievo d’energia di tutta la casa, perché in cucina si concentrano elettrodomestici voraci, forni e fornelli.

In questo ambiente molti piccoli accorgimenti sono possibili per ridurre i consumi di gas ed elettricità.

Elettrodomestici da cucina di classe A+++

I frigoriferi in classe A+++ sono il 60% più efficienti dei modelli in classe A. Le lavastovilgie in classe A+++ sono il 30% più efficienti dei modelli in classe A. La classe di efficienza energetica A+ è il minimo per i frigoriferi e i congelatori, dal 1 luglio 2012. La classe di efficienza energetica e di efficienza di lavaggio A è il minimo per le lavastoviglie di dimensioni standard, dall’1 dicembre 2011.

Un frigocongelatore da 300 litri, di cui 200 per cibi freschi e 100 per cibi congelati, se è in classe A+++ consuma meno di 25 kW/h all’anno, consentendoci di risparmiare almeno 30 euro annui su uno di classe A e quasi 100 su uno di classe D.

Può valere la pena sostituire la lavastoviglie, se ha più di 15 anni. Scegliendo quindi un modello in classe A+++ potremo spendere per l’energia elettrica un terzo in meno di quanto spenderemmo con un modello di classe A, e circa la metà del vecchio modello in classe D che probabilmente possediamo, cioè risparmieremmo 40 euro all’anno.

Con un forno elettrico di classe A+++ e circa 50 cotture l’anno si consumeranno circa 40 kW/h annui, mentre con un forno in classe D 100 kW/h annui, quindi il risparmio in bolletta potrebbe essere dai 15 ai 20 euro annui.

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L’uso del frigorifero

Oltre alle prestazioni tecniche dei nostri elettrodomestici, anche il modo in cui li usiamo influisce, a volte decisamente, sui loro consumi.

A prescindere dall’età, dalla marca e dalle dimensioni del nostro frigo, è possibile elencare alcune cose che ognuno può fare per ridurre un po’ i consumi di elettricità in casa. Sarà anche poco, ma moltiplicato per i 25 milioni di frigoriferi che restano accesi in Italia tutto l’anno, anche un minimo risparmio si può tradurre in grossi vantaggi per l’ambiente. Bisogna innanzitutto collocarlo distante dalle fonti di calore, posizionandolo lontano dal forno, da termosifoni, dalle finestre se gli proiettano il sole addosso. Evitare l’incasso nei mobili o nelle nicchie a parete. I frigoriferi incassati si surriscaldano di più, consumano di più e durano di meno, essendo meno affidabili per via del funzionamento più usurante. Bisogna sempre distanziare un po’ il frigorifero dal muro e lasciare sempre uno spazio intorno per consentire un’agevole dispersione del calore. Bisogna evitare di introdurre nel frigorifero cibi ancora caldi. Oltre a riscaldare l’ambiente interno, consumando maggiore energia elettrica per raffreddarlo, il calore causa anche la formazione della brina. Pulire regolarmente il frigorifero dalla brina può far risparmiare molti soldi sulla bolletta (i frigoriferi no frost non hanno questo problema). Regolate il termostato tra il livello minimo e il medio, e controllate la temperatura: quella del frigo deve essere compresa tra i 3° e i 5°C, quella del congelatore tra i -18° e i -15°C. Temperature più rigide non servono e sono solo un inutile spreco.

Per congelare gli alimenti è bene evitare di riporli tutti insieme in blocco nel freezer. Il congelamento avviene più rapidamente quando nel vano del congelatore sono già presenti altri alimenti congelati. In ogni caso è utile confezionare gli alimenti da surgelare in piccole porzioni: ciò rende più rapido il processo di congelamento. Poi, per scongelare gli alimenti, trasferirli dal freezer al vano frigorifero. In questo modo cedono freddo e inoltre lo scongelamento sarà più igienico. È consigliabile tenere il frigorifero né troppo pieno, né troppo vuoto. L’ideale è distribuire bene il cibo, uniformemente. Quando rimane vuoto si possono mettere in frigo delle bottiglie d’acqua che, avendo discreta capacità termica, consentono di mantenere bassa la temperatura interna del frigo e, indirettamente, riducono il lavoro del compressore del frigorifero e il consumo d’energia.

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L’uso del forno

Al momento dell’acquisto di un forno elettrico, cercate di scegliere un modello ventilato. Questo sistema che fa circolare l’aria calda in modo uniforme in tutto il forno non solo permette di velocizzare la cottura dei piatti ma consente anche di risparmiare sui tempi di funzionamento. Altre buone abitudini sono quelle di evitare di aprire in continuazione il portello del forno per controllare la cottura dei cibi, così come spegnere qualche minuto prima della fine della cottura il forno, sapendo che mantiene elevate temperature per un periodo di tempo sufficiente per completare la cottura.

Inoltre, evitiamo di preriscaldare il forno, che è solo un vezzo di qualche gourmet, e limitiamo al minimo l’uso del grill che può incidere molto sui costi in bolletta: è una resistenza nella parete superiore del forno che viene resa incandescente producendo un calore molto forte nelle vicinanze, ma da sola brucia 1200 W. Infine, mantenere pulito il forno è un’ulteriore buona abitudine.

Nota a sé per il forno a microonde. È un apparecchio dotato di una media potenza; non necessita di un preriscaldamento prima della cottura vera e propria; il tempo durante il quale rimane in funzionamento è molto breve. Consuma la metà rispetto a quello tradizionale e i tempi di cottura sono decisamente inferiori. Il risultato finale però cambia in base ai cibi e non incontra i gusti di tutti.

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Fornelli a gas o piano cottura a induzione?

Un dilemma tuttora aperto. I fornelli a gas sono il classico: convertono immediatamente l’energia primaria in calore, con una scintilla. Per risparmiare con la cottura a gas valgono i consigli più ovvi: far sempre bollire le pentole con il coperchio e non usare pentole più strette del diametro del bruciatore. Anche in questo campo c’è stato un progresso, in quanto i nuovi bruciatori (le coroncine con gli ugelli da cui esce la fiamma) sono concepiti per generare fiamme di forma ancora più calibrata ed efficiente, consentendo risparmi di gas notevoli, a parità di potere calorifico.

Con i più moderni piani cottura a induzione magnetica l’efficienza è molto superiore, ma i consumi di picco anche. L’efficienza è alta, fino al 90%, ma ciò non comporta risparmi perché l’energia richiesta raggiunge picchi alti: per poter allacciare questo tipo di piano cottura alla rete elettrica di casa è necessaria molta potenza (i più piccoli bruciano 3.000 W, la maggioranza 5.500 W già per pentole con fondo di diametro 24 cm, alcuni arrivano a 7.400 W).  

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