Diverse recenti ricerche ci aiutano a costruire un quadro esatto su quanto pesano realmente i costi di casa, tra affitti, tasse e bollette, sul bilancio delle famiglie italiane. Così si scopre, in realtà, che la spesa per l'energia elettrica è una quota davvero minima delle spese familiari, ma fa una grande differenza su ambiente e politiche energetiche.
In Italia i costi delle bollette e dell'affitto incidono sul reddito familiare molto di più che negli altri Paesi d'Europa. I bassi stipendi sono la causa di questa disparità.
Le spese fisse di casa, per affitti e bollette, in Italia assorbono quasi il 38% del reddito di una famiglia. In Europa il dato medio si ferma al 33,1% e va da un minimo del 24,8% della Svezia al 36,6% della Spagna. In Italia in media gli affitti sono più bassi ma hanno un impatto maggiore sui redditi familiari, anch'essi inferiori alla media europea, mentre le bollette sono più care: in Italia hanno un impatto del 6,3% sul reddito familiare contro una media europea del 4,6% (dati Adoc).
È però interessante notare che questo dislivello è dovuto non tanto al costo delle bollette (seppur mediamente maggiore) ma soprattutto, purtroppo, al basso reddito dei lavoratori italiani, inferiore del 25% rispetto alla media europea.
Quanto incide realmente la componente energia della bolletta della luce sulle spese familiari
All'interno della cifra complessiva, la bolletta dell'energia elettrica per le famiglie impatta in modo relativamente contenuto. Il punto inoltre è che la differenza economica tra gli operatori è minima, mentre quella tra i due tipi di energia (sporca e pulita) è grande, e il 60% se ne va in tasse uguali per tutti.
Le famiglie italiane hanno speso, secondo l'ultimo rapporto biennale Istat pubblicato l'anno scorso, oltre 42 miliardi per i consumi energetici; tra le cose più energivore da segnalare - oltre al riscaldamento e alla cucina - che il 30% delle case ha il condizionatore, il 40% la lavastoviglie.
Dall'indagine emerge che la spesa media è di circa 1.635 euro a famiglia ma con grandi differenze territoriali, al Nord infatti la media è circa di 1.800 euro, con punte di 2 mila in Valle d'Aosta, e di 1.400 al Sud, con la Sicilia che scende fino a 1.200. La parte preponderante è il riscaldamento domestico.
Infatti, per la sola elettricità la famiglia-tipo in un anno (1 aprile 2015- 31 marzo 2016) spende 505 euro, in calo dell'1,4% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1 aprile 2014 - 31 marzo 2015).
Il vero costo dell'energia elettrica alla fonte
In realtà, come si può leggere in ogni nostra bolletta, rispetto alla cifra pagata in bolletta la somma per la sola energia elettrica in sé sarebbe assai minore, in quanto nella bolletta della luce si caricano, per legge, costi uguali per tutti gli operatori, quota fissa, quota potenza, imposte e accise. Inoltre, nella componente energia è obbligatorio aggiungere gli altri corrispettivi regolati e fissati dall'Autorità previsti anche nel mercato libero: perdite di rete, oneri di sistema, prezzo dispacciamento, costo per trasporto e trasmissione.
È impossibile generalizzare ma, facendo due conti, in questo contesto il costo puro dell'energia elettrica alla fonte è veramente minimo.
Un cifra minima delle spese familiari, che può fare una grande differenza su ambiente e politiche energetiche.
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