Le Iene, Nadia Toffa e i cambiamenti climatici. Le soluzioni a portata di mano

LifeGate, ospite delle Iene, racconta, con le parole e i dati raccolti da Simone Molteni, cosa possiamo fare davvero per fermare i cambiamenti climatici. Compreso scegliere l’energia pulita per la casa.

LifeGate, ospite delle Iene, racconta a Nadia Toffa, con le evidenze scientifiche spiegate da Simone Molteni, cosa possiamo fare tutti noi, ora, per fermare il riscaldamento globale. A partire dalla scelta di energia pulita.

Nadia Toffa fa il punto sul rischio più grande che stiamo correndo, quello di raggiungere il punto di non ritorno nel cambiamento del clima. Ecco cosa si può e si deve fare: scegliere energie rinnovabili, usare i mezzi pubblici, non eccedere con il riscaldamento delle abitazioni, ridurre i consumi di carne. Non si tratta più di opzioni, ma di doveri. Sono comportamenti che valgono almeno quanto le decisioni dei governi. In particolare, la soluzione più efficace resta il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Vuol dire cambiare modello di sviluppo, ma conviene anche economicamente piuttosto che riparare i danni attuali e futuri. Parola delle Iene.

Perché i combustibili fossili sono alla radice del problema 

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L’aumento di alluvioni, tornado, tempeste di sabbia non è un caso. Il responsabile è uno solo: il riscaldamento globale.

Perché con l’aumento delle temperature, determinato negli ultimi 150 anni dalla rivoluzione industriale, cresce anche l’energia e la forza degli eventi sul nostro pianeta.

L’uso di combustibili fossili come il petrolio per produrre energia rilascia nell’atmosfera gas serra, che fanno aumentare la temperature. Negli ultimi 100 anni la crescita è stata di un grado, come spiega Nadia Toffa intervistando Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate.

"Abbiamo un problema enorme, ma non ce ne stiamo occupando - spiega Simone Molteni -. Dal 2015 siamo entrati in una nuova era climatica".

Il risultato: in Italia vediamo già fenomeni meteo di tipo tropicale, in questo secolo, continuando così, sulle Alpi scompariranno tutti i ghiacciai sotto i 3.600 metri. E nessuno può dire che non eravamo stati avvistati, pure da molti anni, dagli anni ’50 in poi.

L’unica soluzione resta il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. 

Non c’è via d’uscita: molta parte d’Italia in un secolo potrebbe, per esempio, finire sott’acqua. L’ultimo rapporto Onu preoccupa: dobbiamo fermare l’aumento della temperatura sotto i due gradi. Il punto di non ritorno, insomma, è molto vicino.

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Puoi fare un cambiamento in cinque minuti, senza far niente di più impegnativo che cambiare contratto della luce. 

Per inquinare meno, le scelte quotidiane contano: la scelta della mobilità, del cibo, del riscaldamento sono importanti.

Ma il più utile accorgimento è quello di scegliere energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili: non comporta costi aggiuntivi né modifiche al servizio, e per richiederla bastano quattro click

"La soluzione esiste, esiste da 30 anni - conferma Simone Molteni - è la transizione energetica dai combustibili fossili alle rinnovabili. Per dare una dimensione, basterebbe coprire il 3% delle superfici del Sahara con pannelli solari termodinamici, per fornire più energia di quanto ci serve in tutto il mondo. Passare alle rinnovabili richiede dei soldi, ma basta paragonarli ai costi che stiamo sostenendo per riparare i danni generati dal riscaldamento globale. Non sono le tecnologie che ci mancano, ma il coraggio e la voglia di applicarle"

"Se anche riuscissimo a ripulire l'atmosfera dalla CO2 in eccesso - commenta Nadia Toffa - ci costerebbe di più di esserci convertiti per tempo alle rinnovabili".

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