Quanta energia consuma davvero la tua I.A.?

Dietro ogni richiesta all’IA si nasconde un costo energetico reale. Scopri l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale e come usarla in modo più consapevole.

Quanta energia consuma davvero la tua I.A.?
Il lato invisibile (e poco sostenibile) dell’intelligenza artificiale

Introduzione

L’intelligenza artificiale è diventata parte integrante della nostra quotidianità. Chiediamo, otteniamo risposte, generiamo immagini e testi in pochi secondi. Ma raramente ci fermiamo a riflettere su ciò che succede “dietro le quinte”: quanto costa, in termini di energia, ogni nostra richiesta all’IA? La risposta potrebbe sorprenderti. Dietro ogni “scrivimi una poesia” o “fammi un logo”, si nasconde un consumo energetico tutt’altro che trascurabile.

1. Una richiesta all’IA consuma fino a 10 volte più di una ricerca su Google

Interagire con un modello avanzato di intelligenza artificiale — come ChatGPT, Gemini o Claude — richiede molta più energia rispetto a una classica ricerca online. Diversi studi hanno rilevato che una singola richiesta può consumare da 2 a 3 Wh, mentre una query su Google si aggira intorno ai 0,3 Wh. Questo significa che una semplice chat con l’IA può consumare fino a 10 volte più energia rispetto a una ricerca su Google. Un dato invisibile, ma che moltiplicato per milioni di utenti diventa una montagna.

2. Generare un’immagine con l’IA = caricare lo smartphone per un giorno

Con i modelli di generazione visiva, come Midjourney o DALL·E, il consumo cresce. Una sola immagine generata può richiedere circa 2,9 Wh, cioè più o meno l’equivalente della ricarica completa di uno smartphone medio per 24 ore. È una metafora utile per capire quanto sia effettivo e concreto l’impatto energetico di una semplice “richiesta creativa”.

3. Il problema? Le richieste sono miliardi, ogni giorno

La portata del problema è legata alla scala di utilizzo. Solo ChatGPT riceve milioni di richieste al giorno da oltre 100 milioni di utenti attivi mensili. Se si sommano le interazioni con tutte le piattaforme IA, si stima che le richieste quotidiane superino abbondantemente il miliardo. Ogni singola richiesta pesa poco, ma moltiplicata per miliardi di volte ogni giorno, diventa un impatto energetico globale massiccio.

4. I data center non dormono mai

A far funzionare l’IA ci pensano enormi data center che operano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantire risposte istantanee e prestazioni elevate. Queste strutture consumano quantità enormi di elettricità, e spesso non provengono da fonti rinnovabili. Grandi aziende (es. Google, Amazon, Microsoft) puntano a data center a emissioni zero, ma non tutti i provider lo fanno, e il passaggio è ancora in corso. Secondo l’International Energy Agency, i data center rappresentano oggi circa il 1,3 % del consumo elettrico globale, ma l’espansione dell’IA generativa potrebbe portarli al 4 % entro il 2030. In molti casi, i picchi di domanda sono ancora coperti da carbone o gas.

5. Chiedi meglio, chiedi meno

Ogni nostra richiesta ha un impatto. Per questo è importante usare l’intelligenza artificiale con consapevolezza, evitando domande inutili o ripetitive, soprattutto se prive di reale valore. Chiedere “fammi una barzelletta” può sembrare innocuo, ma se lo fanno in milioni ogni giorno, l’impatto diventa tutt’altro che comico. La chiave è semplice: usare l’IA quando serve, per obiettivi reali, e non per riempire il tempo.

6. Un futuro dove tecnologia e sostenibilità si incontrano

La buona notizia è che possiamo agire! Da un lato, i grandi operatori tech stanno sviluppando modelli più efficienti e costruendo data center alimentati da fonti rinnovabili.

  • Limitando le interazioni superflue
  • Scegliendo strumenti sviluppati con attenzione all’ambiente
  • Diffondendo una cultura dell’uso responsabile della tecnologia

Conclusione

L’IA è una delle innovazioni più rivoluzionarie del nostro tempo. Ma anche le rivoluzioni hanno un prezzo, e in questo caso è quello dell’energia. Essere utenti consapevoli non significa rinunciare alla tecnologia, ma imparare a usarla meglio, con intelligenza e rispetto per il pianeta. Perché innovazione e sostenibilità non sono alternative: possono e devono coesistere.

 

 Fonti

  1. IEA – *AI is set to drive surging electricity demand from data centres*
  2. Nature – *How much energy does generative AI consume?*
  3. MIT Technology Review – *AI’s climate footprint: Big Tech is under pressure*
  4. World Economic Forum – *Generative AI and energy emissions*

 

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